Attualità Elon Musk e le azioni Tesla: è l’inizio della fine?
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Qualche giorno fa il valore delle azioni Tesla ha iniziato la sua fase discendente raggiungendo il suo minimo storico (o quasi) e facendo uscire la casa automobilistica dalla classifica delle prime 10 società statunitensi per capitalizzazione di mercato. E con la perdita dsell’11% chissà come sarà atapirato quella vecchia volpe di Elon Musk…

In una sola giornata il valore delle azioni Tesla, infatti, è calato dell’11%s e del 70% circa nel corso del 2022. Lo scorso 13 dicembre il titolo era addirittura sceso sotto i 500 miliardi di capitalizzazione, prima di recuperarne quattro, riportando il valore delle azioni a 161 dollari. Il valore di questa perdita è pazzesco, soprattutto se si considera che ad aprile Tesla valeva più di mille miliardi. E vi immaginate la faccia di Musk quando qualcuno gli avrà detto: “Ehi, Elon, guarda che non sei più l’uomo più ricco del mondo! Ti ha inchiappettato Bernard Arnault, il patron del Gruppo Lvmh”.

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Quali sono i motivi di questo “canto del cigno”? Sicuramente la recente sospensione della produzione di automobili elettriche nello stabilimento di Shanghai (che è stato deciso principalmente a causa di un aumento dei contagi tra i dipendenti) ha preoccupato - e non poco – gli investitori. In più, ci si mette anche quel “pappagallo” di Elon Musk con i suoi comportamenti lunatici e caotici. Vedi, per esempio, il “Twitter affaire” (Musk è da poco amministratore delegato di Twitter) che ha minato la fiducia degli investitori nell’azienda.

Sarà anche una coincidenza, ma il valore delle azioni di Tesla è diminuito di circa la metà a partire da ottobre, quando il “pazzoide” ha concluso l’acquisto di Twitter. Che “elettrico” e “social” non possano “viaggiare” insieme? Chi vivrà, vedrà! Una cosa è certa, però: la casa automobilistica fondata dal magnate sudafricano naturalizzato americano sta perdendo colpi, anche a causa della concorrenza ad occhi a mandorla. La Cina, infatti, rappresenta un grande ostacolo per mister “cinquettio”, soprattutto a livello dei brand cinesi come Byd, per esempio, che domina il mercato cinese con una quota del 32% tra ibride ed elettriche. E nulla è valso il tentativo di Musk di abbassare il prezzo dei suoi fornellini elettrici per cecare di competere ad armi pari…

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